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Dichiarazione dell’Ordine di Malta al convegno mondiale sulla societa’ dell’informazione

Dichiarazione dell’Ordine di Malta al convegno mondiale sulla societa’ dell’informazione
12/12/2003

I leader del mondo si sono incontrati a Ginevra al vertice mondiale sulla società dell’informazione, vertice che ha lo scopo di colmare il “digital divide” il divario digitale tra i ricchi e i poveri. Più di 60 capi di stato, funzionari da 175 paesi e altri 10.000 rappresentanti della società civile, dei mezzi di comunicazione, del mondo degli affari e della tecnologia, si sono dati appuntamento a Ginevra per un incontro di tre giorni organizzato sotto l’egida delle Nazioni Unite. Lo scopo è stato quello di discutere le modalità più appropriate per traghettare le nazioni più povere nell’era dell’informazione e per velocizzare il loro sviluppo economico attraverso un più facile accesso alle tecnologie di telefonia mobile e di Internet

Riportiamo qui di seguito la dichiarazione di S. E. Jean-Pierre Mazery, Capo della Delegazione del Sovrano Ordine di Malta.

Signor Presidente

Eccellenze

Signore e Signori Delegati

Mi sia permesso innanzitutto di complimentarmi, Signor Presidente, per la vostra brillante elezione. Vorrei inoltre ringraziare la Svizzera per la sua ospitalità e per i preparativi di questo vertice, e unire a questi miei ringraziamenti anche l’UIT (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni) e tutti coloro i quali hanno lavorato con impegno al successo di questo vertice, unico nel suo genere.

1. La missione del Sovrano Ordine di Malta viene esercitata da più di nove secoli in ambito ospitaliero, medico e sanitario. 11.000 sono i membri e numerosissimi sono i volontari che prendono parte ai suoi interventi, che si prodigano nel prestare soccorso, nell’accogliere e nel curare i malati e i più bisognosi di ogni parte del mondo, qualunque siano le loro sofferenze, qualunque sia la loro origine, razza o religione. L’Ordine interviene in egual misura nel soccorso dei rifugiati, delle vittime di catastrofi naturali e dei conflitti armati.

2. L’Ordine di Malta esprime la sua soddisfazione nel vedere che gli Stati, le Organizzazioni Internazionali, i rappresentanti della società civile e quelli del settore privato affermano, insieme, la volontà e la determinazione nell’edificare una Società dell’Informazione a dimensione umana, aperta a tutti coloro che desiderano condividere le informazioni e il sapere. Per vocazione, l’Ordine è particolarmente dedito alla lotta contro le malattie, contro la povertà e i maltrattamenti. Nel far questo, si ispira al suo tradizionale prestigio, ma anche ai principi consacrati dalla Carta delle Nazioni Uniti e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Vorrei inoltre sottolineare che l’Ordine è pienamente d’accordo con il principio annunciato: quello cioè di sfruttare il potenziale delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) per promuovere gli obiettivi di sviluppo contenuti nella Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite.

3. Pertanto, se l’Ordine di Malta riconosce l’importanza delle Tecnologie dell’Informazione, allo stesso modo è conscio del fatto che il loro utilizzo possa portare ad ogni genere di abuso. E’ quindi essenziale che si ricorra alle TIC nel pieno rispetto della dignità degli esseri umani, dei diritti dell’uomo, del bambino e della famiglia; nell’assoluto rispetto dei valori fondamentali quali la libertà di religione, di coscienza, di opinione e nel rispetto della vita privata di ognuno.

4. In modo particolare, l’uso delle TIC deve riconoscere la dignità del bambino, proteggere i suoi diritti e salvaguardare il suo benessere, favorendone l’educazione e lo sviluppo. E’ un imperativo quello di proteggerlo contro qualsiasi tipo di sfruttamento o di abuso, soprattutto dalla pornografia, dalla prostituzione, dalla pedofilia e da tutte le altre forme di violenza.

5. Ciò che dà corpo alla comunicazione non è certo la tecnologia, ma sono gli esseri umani e le società che fanno uso di tale tecnologia nella sua dimensione culturale e sociale. Prendiamo nota del fatto che le nuove Tecnologie della Comunicazione non rimpiazzeranno in alcun modo l’ideale centrato sulla dignità e il rispetto dell’uomo. Ideale che dobbiamo fare nostro e verso il quale la Società dell’Informazione deve tendere. E’ opportuno quindi che questa Società possa ispirarsi ad una dimensione etica.

6. Le TIC, quindi, devono essere considerate come un mezzo al servizio di tutti, e non come un fine in sé stesso o un mezzo esclusivamente subordinato alla conquista di nuovi mercati.

7. La Società dell’Informazione deve, invece, essere fondata sul rispetto delle religioni e delle tradizioni, e deve fare di tutto per favorire tanto le diversità culturali e linguistiche, quanto il dialogo tra civiltà diverse.

8. L’Ordine di Malta apprezza in modo particolare le disposizioni previste nel Piano d’Azione che riguardano specificamente l’ambito sanitario. Queste tecnologie sono necessarie ai volontari, ai professionisti e a tutto il personale che esercita in ambito umanitario, sia per garantire l’accesso che per assicurare le cure, oltre a garantire la loro sicurezza nelle zone di intervento.

9. Sul piano medico e ospedaliero, mi sia permesso di illustrare molto concretamente la speranza che noi riponiamo in queste nuove tecnologie: l’Ordine di Malta ha creato, a Parigi, una Casa di Accoglienza specializzata per chi soffre di disabilità multiple gravi e per persone non autosufficienti, una delle più moderne d’Europa. Grazie ad alcune apparecchiature elettroniche estremamente sofisticate, chi, tra i nostri ospiti, ha perso l’uso della parola, chi giace paralizzato, è in grado dalla propria poltrona di controllare fino a 150 funzioni che vanno dall’apertura delle porte o delle persiane fino alla comunicazione con i propri parenti e vicini, e, beninteso, l’uso di Internet. Una di queste persone, gravemente handicappata, governa il proprio computer attraverso l’apertura e la chiusura delle palpebre, un altro, invece, riesce ad utilizzare il pc grazie ad un minuscolo congegno incollato tra le sopracciglia. E di esempi ne potremmo menzionarne all’infinito, non tralasciando, a questo proposito, le operazioni di medicina a distanza e le banche dati mediche. Queste TIC rappresentano dunque una speranza straordinaria per i malati del mondo, in modo speciale per le popolazioni dei paesi in via di sviluppo, emarginate, o abbandonate al proprio destino.

Signor Presidente,

10. Contribuire a migliorare la condizione degli esseri umani, facendo ricorso alle nuove tecnologie e al loro buon uso in uno spirito di giustizia e di parità. Ecco, questo è il punto di partenza che il Vertice Mondiale di Ginevra oggi, e quello di Tunisi domani, si sono posti e che perseguono. L’obiettivo è considerevole ma è pur certo che l’Ordine di Malta sarà in prima fila nel dare il proprio contributo a questo ambizioso programma al servizio del bene comune e per un mondo più pacifico, più equo e più solidale.