Sovrano Militare Ordine
Ospedaliero di San Giovanni di
Gerusalemme di Rodi e di Malta

News

Il discorso del Gran Maestro al Corpo Diplomatico

Il discorso del Gran Maestro al Corpo Diplomatico
14/01/2014

Il Gran Maestro Fra’ Matthew Festing ha ricevuto oggi il corpo diplomatico accreditato presso il Sovrano Ordine di Malta per la tradizionale udienza di inizio anno. L’incontro ha avuto luogo nella Villa Magistrale a Roma.

Riportiamo qui di seguito integralmente il discorso pronunciato dal Gran Maestro.

Signor Decano, Eccellenze, Signore e Signori,

è con vivo piacere che vi ricevo qui oggi nella Villa Magistrale, per il tradizionale scambio di auguri all’inizio di questo nuovo anno: un’occasione per riflettere sull’anno appena concluso e per discutere insieme nuove strade di collaborazione. Desidero ringraziarvi per le vostre gentili parole di apprezzamento trasmesse da S.E. l’Ambasciatore Nuncio Alfred D’Angieri per la prima volta nella sua nuova funzione di decano del Corpo diplomatico. Vorrei ricordare il suo predecessore S.E. l’Ambasciatore Alejandro Valladares Lanza, tristemente scomparso lo scorso ottobre.

Permettetemi di trasmettere i miei migliori auguri a tutti voi, ai capo di Stato e di governo che rappresentate, così come ai vostri collaboratori e alle vostre famiglie. Rivolgo un particolare saluto agli Ambasciatori di Serbia, Costa Rica, Togo, Thailandia, Portogallo, Federazione Russa, Lituania, Colombia, Slovacchia, Bulgaria, Giordania, Polonia, Montenegro, Honduras e Brasile, che hanno presentato le loro Lettere Credenziali lo scorso anno.

E’ una delle nostre priorità quella di rafforzare costantemente i legami di cooperazione e di amicizia esistenti tra l’Ordine e i vostri paesi e siamo stati lieti di ricevere lo scorso anno i Presidenti di Romania, Paraguay, Togo e Costa Rica, il Primo Ministro della Lituania e di San-Vincent e Grenadine, così come altre personalità di alto livello dalla Liberia, alla Repubblica Ceca, San Marino, l’Organizzazione degli Stati Americani, la Federazione Russa, e la Palestina.

Lo scorso anno abbiamo inoltre sottoscritto accordi di cooperazione con El Salvador (19 giugno), Mauritius (14 ottobre) e Serbia (11 dicembre), nonché due accordi con l’OMS per il Mozambico (gennaio) e la Guinea (novembre). Vorrei anche esprimere il nostro apprezzamento ai governi del Principato di Monaco e del Regno del Belgio per l’efficace attuazione nel 2013 degli accordi firmati nel 2012 che sostengono l’azione dell’Ordine in Libano (Monaco) e l’Ospedale della Sacra Famiglia di Betlemme (Belgio). Vorrei inoltre ringraziare la collaborazione del governo della Repubblica di Cina (Taiwan) data alle nostre attività in El Salvador.

Il Sovrano Ordine di Malta è grato alla Repubblica italiana per l’invito ufficiale a partecipare con gli altri Stati all’Expo 2015 che si svolgerà a Milano, dal 1 maggio al 31 Ottobre 2015 sul tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Coglieremo questa grande opportunità per richiamare l’attenzione sulle questioni che guidano le nostre azioni mediche, sociali e umanitarie nell’ambito degli “Obiettivi del Millennio” delle Nazioni Unite.

****

L’anno 2013 è stato contraddistinto dalla rinuncia di Papa Benedetto XVI, avvenuta l’11 febbraio. Quale Ordine religioso laicale, il Sovrano Ordine di Malta è stato particolarmente colpito dall’annuncio pronunciato due soli giorni dopo la messa che ha celebrato il 900° anniversario dal riconoscimento ufficiale del nostro Ordine. Quale membro del nostro Ordine, il Papa ha voluto essere presente alle celebrazioni nella Basilica di San Pietro per pronunciare parole di riconoscimento e incoraggiamento per i membri e i volontari del nostro Ordine. Questo rimarrà un prezioso ricordo di Papa Benedetto XVI, che in tante occasioni ha dimostrato la sua vicinanza alla nostra missione e alla nostra azione.

Vorrei anche esprimere la grande emozione dell’Ordine per l’elezione il 13 marzo di Papa Francesco, il cui messaggio per la cura dei più bisognosi come asse privilegiato di azione trova risonanza nel nostro Motto “obsequium pauperum”. Ho avuto l’onore di incontrare il Papa in una udienza speciale con i responsabili del nostro Ospedale San Giovanni Battista di Roma e per l’annuale udienza per la festa di San Giovanni nel mese di giugno. Il suo approccio diretto e il suo costante richiamo contro la “globalizzazione dell’indifferenza” alla sofferenza degli altri e il suo appello per la pace attraverso il dialogo hanno toccato così tante persone in così poco tempo. Gli auguriamo una lunga vita!

Desideriamo anche congratularci con Mons. Pietro Parolin per il suo nuovo incarico di Segretario di Stato. Egli conosce bene le nostre attività nel mondo. Sono sicuro che continuerà a svolgere la sua missione per il bene della Chiesa e di tutti gli uomini “collaborando alla ricerca della pace e del rispetto della dignità di ogni essere umano”.

Il 2013 è stato un anno importante anche per il Sovrano Ordine di Malta, perché ha segnato il nono centenario della proclamazione della Bolla “Pie Postulatio voluntatis” di Papa Pasquale II del 15 febbraio 1113: un grande privilegio che rappresenta l’origine della nostra identità istituzionale e della nostra indipendenza.

La messa commemorativa, celebrata dall’allora Segretario di Stato, Cardinale Tarcisio Bertone in San Pietro il 9 febbraio, dove oltre 5.000 membri, volontari, capi di Stato e rappresentanti di governi, insieme a numerosi membri del corpo diplomatico ci hanno onorato con la loro presenza, ha rappresentato il momento di maggior rilievo per il Sovrano Ordine di Malta.

L’Ordine ha sempre saputo adattare la propria azione alle diverse e mutevoli circostanze ed è stato riconosciuto per l’alta qualità e gli standard dei propri servizi. Come ha detto Papa Benedetto nel suo discorso a noi il 9 febbraio, “La vostra preziosa e benefica opera, articolata in vari ambiti e svolta in diverse parti del mondo, concentrata in particolare nel servizio al malato con strutture ospedaliere e sanitarie, non è semplice filantropia, ma espressione efficace e testimonianza viva dell’amore evangelico”.

****

Questo dinamismo e la continuità della missione dell’Ordine sino a noi è anche testimoniato da alcuni altri anniversari celebrati in vari paesi europei nel corso del 2013, quali:

In Ungheria, l’Associazione Ungherese dell’Ordine di Malta ha celebrato l’85° anniversario della sua fondazione (1928), e il 25° anniversario dalla creazione del servizio di Soccorso Ungherese dell’Ordine. Per l’occasione, una Conferenza sull’Europa centrale e orientale è stata organizzata dall’11 al 13 ottobre a Budapest, alla quale ho avuto il privilegio di partecipare. L’inaugurazione si è tenuta nella sede del Parlamento ungherese, alla presenza del Vice Presidente del Parlamento Sándor Lezsák e del vice primo ministro ungherese Zsolt Semjén. Gli oltre 200 partecipanti provenienti da 12 Paesi si sono avvalsi di questa occasione non solo per celebrare questi importanti anniversari, ma più in particolare per riflettere sul significato delle molteplici attività svolte dall’Ordine in questa parte d’Europa.

Ad Aquisgrana in Germania nel mese di settembre, ho avuto il privilegio di assistere alle celebrazioni per il 60° anniversario del Servizio Ausiliario tedesco “Malteser Hilfdienst”, con la partecipazione di oltre 1.700 volontari, membri e ospiti. Durante le celebrazioni è stato trasmesso un video-messaggio del Cancelliere Angela Merkel, che ha elogiato “l’umanità e l’impegno” dei 48.000 volontari dell’Ordine di Malta che operano in tutta la Germania.

In Irlanda, il servizio di volontariato dell’Ordine Malta che ha celebrato il suo 75° anniversario, ha ottenuto un riconoscimento al recente ‘Better Together Award’ nel Castello di Dublino, rimarcando il rilievo per la comunità del lavoro svolto dal Corpo di Ambulanza attraverso 4.000 volontari che hanno viaggiato per 300.000 chilometri, trasportando oltre 12.000 pazienti, offrendo lo scorso anno oltre 100.000 ore di volontariato.

In Lituania, l’organizzazione giovanile dell’Ordine ha celebrato il 20° anniversario della sua attività a Vilnius, dove svolge un importante lavoro di assistenza, aiutando gli anziani, i ciechi, i disabili e i bambini svantaggiati.

****

Guardando indietro al 2013, non possiamo non ricordare i tragici eventi che hanno richiesto l’intervento immediato e la distribuzione di aiuti a comunità in difficoltà, in molte parti del mondo:

Abbiamo tutti in mente le immagini del devastante tifone Haiyan, definito il più violento a memoria d’uomo, che ha duramente colpito numerose isole delle Filippine lo scorso novembre, causando la morte di 6.000 persone, mentre si stima che siano 4,1 milioni le persone che vivono ancora nei rifugi temporanei.

È stato immediato l’intervento nelle isole più colpite dell’agenzia di soccorso internazionale dell’Ordine, Malteser International, che con il sostegno dell’Associazione filippina, nonostante le enormi difficoltà logistiche incontrate nel tentativo di raggiungere le aree colpite, in particolare le isole di Samar e Bohol, ha distribuito kit di sopravvivenza, alimenti essenziali e indumenti. Dopo aver ricevuto più di 5 milioni di euro in fondi, l’Ordine sarà in grado di sostenere attivamente le opere di ricostruzione in quest’area nei prossimi due anni.

In questa circostanza le nostre Poste Magistrali hanno anche emesso un francobollo speciale i cui proventi sosterranno ulteriormente le nostre opere in quella zona.

L’anno scorso è stato segnato dalla tragedia ancora in corso della guerra civile in Siria, e dalle conseguenze procurate sui paesi vicini, con i rifugiati che sono arrivati in gran numero in Turchia, Libano e Giordania, e anche nella più lontana Bulgaria.

L’Ordine di Malta è stato, ed è tuttora fortemente impegnato ad affrontare l’enorme crisi umanitaria provocata dai rifugiati che fuggono dal loro paese. Ufficialmente, i rifugiati siriani in Libano sono 800.000, ma con ogni probabilità il totale è quasi il doppio: un peso enorme sulla popolazione libanese, che ammonta a circa 4 milioni di persone.

Ad oggi, la metà dei rifugiati siriani in Libano sono concentrati nel nord del paese, nella zona servita dal centro di assistenza di Khaldieh, che l’Ordine gestisce dal 1986 insieme alla Congregazione delle “Sorelle Antonine”, a pochi chilometri dal confine siriano. Dal mese di agosto 2012, questo centro ha costituito la prima linea degli sforzi del Libano per accogliere e assistere i rifugiati siriani ed è riconosciuto per il suo alto standard di assistenza medica, sociale, ma anche psicologica. Prodotti alimentari, prodotti per l’igiene e kit di sopravvivenza vengono distribuiti anche in altri tre centri dell’Ordine in Libano, che coprono tutte le aree in cui si trovano i profughi siriani.

In Turchia, una forte collaborazione è stata stabilita con partner multi-confessionali locali nel distretto di frontiera di Kilis, molto vicino al confine siriano, con l’allestimento lo scorso settembre di un ospedale da campo. Gestito dal Servizio di Soccorso Internazionale dell’Ordine di Malta, Malteser International, e dall’International Blue Crescent fornisce cure mediche a un numero crescente di rifugiati.

Siamo lieti che il Malteser International sia diventato il più importante partner umanitario per il conflitto siriano dei Ministeri degli Esteri e della Cooperazione tedeschi.

Oltre 10.000 rifugiati siriani hanno trovato rifugio in Bulgaria, dove l’Ambasciata dell’Ordine ha avuto un ruolo importante nel garantire aiuti essenziali, in particolarmente con la distribuzione di cibo, coperte e abbigliamento, attrezzature cliniche nonché forniture mediche in tre campi, per contrastare le malattie e le condizioni legate all’inizio dell’inverno.

È incoraggiante notare come la necessità impellente di venire in aiuto dei rifugiati siriani abbia avuto l’effetto di rafforzare ulteriormente il forte legame dell’Ordine con organizzazioni e fondazioni musulmane e ortodosse.

Vorrei ricordare la nostra azione a Lampedusa, dove non possiamo rimanere indifferenti alla tragica perdita di vite umane nel Mediterraneo; i migranti cercano di raggiungere l’isola di Lampedusa o altri punti sulle coste meridionali italiane, nella speranza di entrare dalle “porte Europa”. Lampedusa nel corso degli anni è diventata uno dei simboli della drammatica fuga da guerre, carestie e persecuzioni, per un futuro più sicuro, troppo spesso trasformato in tragedia, in balia di trafficanti di esseri umani.

Rispetto all’anno precedente, il 2013 ha visto un notevole aumento del numero di migranti che tentano le traversate marittime verso l’Italia e Malta. Secondo l’Agenzia ONU per i rifugiati, nel 2012 sono stati circa 15.000 i migranti e i richiedenti asilo che hanno raggiunto i due paesi del Mediterraneo meridionale, oltre 32.000 gli arrivi nel 2013.

Dal 2008, il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, CISOM, ha lavorato in stretta collaborazione con le autorità italiane, impegnate in operazioni di assistenza e soccorso dei migranti che tentano la pericolosa traversata del Canale di Sicilia. Grazie alla cooperazione con la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza italiana, negli ultimi sei anni i nostri volontari specializzati imbarcati sulle motovedette hanno assicurato assistenza medica e anche aiuto psicologico, a più di 4.000 bambini, uomini e donne, molte in gravidanza.

Un totale di 97 nostri volontari sono stati impegnati, con particolare intensità, sulla scia del naufragio del 3 ottobre, in cui hanno perso la vita oltre 350 migranti, in gran parte eritrei.

Un’opera essenziale è svolta anche dagli psicologi del Corpo di soccorso dell’Ordine, chiamati a dare un sostegno non solo ai sopravvissuti traumatizzati, ma spesso agli stessi operatori umanitari, che per primi sopportano il peso del trauma psicologico ed emotivo del recupero dei corpi dal mare.

Nella Repubblica Centrafricana, secondo le stime delle Nazioni Unite, più di 800.000 persone sono state obbligate a lasciare le loro case dall’inizio delle violenze nel dicembre 2012. Ordre de Malte France, che è presente nel Paese da più di 30 anni sostenendo 14 centri medici in tutto il paese, ha intensificato gli aiuti aumentando l’invio attraverso la nostra ambasciata di attrezzature sanitarie e mediche per gli ospedali locali e le cliniche pediatriche.

Nel Sudan del Sud, si ritiene siano più di 189.000 le persone – secondo i dati delle Nazioni Unite – che sono fuggite dalle loro case a seguito delle violenze scoppiate nella capitale Giuba, nel dicembre 2013. L’Agenzia di Soccorso Internazionale dell’Ordine di Malta (Malteser International) è attivo nel paese da oltre 20 anni e continua a sviluppare i programmi in atto, grazie ai collaboratori locali. I progetti mirano a rafforzare le strutture sanitarie negli stati dei Laghi e dell’Equatore occidentale del Sudan del Sud con la costruzione di 35 nuovi centri sanitari. A causa dell’escalation di violenza nel Paese, il Malteser International sta valutando di istituire un progetto di aiuti di emergenza per gli sfollati all’interno del Sudan del Sud, così come sul confine ugandese.

In seguito alla crisi politica in Mali del 2012, circa 475.000 persone hanno dovuto lasciare le loro case, molte attraversando il confine con i paesi vicini, Mauritania, Niger e Burkina Faso. In quest’ultimo paese, 150 operatori di pronto soccorso e di ambulanze dell’Ordine hanno svolto un ruolo attivo nelle operazioni di aiuto dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) per assistere i rifugiati maliani gestendo otto centri dotati di ambulanze in tutto il paese. Ordre de Malte France assiste anche gli sfollati interni in Mali con l’invio di medicine, cibo, articoli per l’igiene e vestiario.

Anche la Repubblica Democratica del Congo è stata recentemente colpita da violenti scontri esplosi tra ribelli ed esercito congolese, che hanno spinto decine di migliaia di persone oltre il confine con l’Uganda, e in gran numero nella provincia povera e isolata di Bundibugyo. In seguito a questa crisi umanitaria, il Malteser International ha riattivato quattro centri medici al confine tra Uganda e Congo con letti per la maternità, tende, frigoriferi per i vaccini, medicinali, e squadre mediche mobili per 22.000 rifugiati e gli abitanti delle zone circostanti.

Riflettendo sulla terribile sofferenza umana provocata dai conflitti civili, non posso ignorare il tema estremamente doloroso della violenza sessuale contro donne e bambini nella Repubblica Democratica del Congo. Con la più alta incidenza al mondo di questi casi, circa 1.100 al mese, è evidente che venga praticata regolarmente come strumento di guerra, con l’intento di umiliare e terrorizzare la popolazione.

Mentre l’Ordine opera nella Repubblica Democratica del Congo dal 1996 con numerosi progetti volti a migliorare le condizioni di vita della popolazione locale, la nostra Agenzia di soccorso Internazionale ha assicurato nel corso degli ultimi dieci anni la necessaria assistenza medica e psicologica specializzata per circa 50.000 vittime. A tal fine, una forte cooperazione è stata stabilita con oltre 50 organizzazioni locali, e sono stati compiuti progressi nella formazione di team di sostegno, che spesso includono donne che sono state loro stesse vittime di violenza.

****

Nonostante l’urgenza di molti di questi interventi, l’Ordine non trascura le sue attività in numerosi paesi in tutto il mondo, iniziando da Haiti, dove il personale dell’Ordine di Malta è ancora presente con programmi di soccorso per aiutare la popolazione locale – come il sostegno alle scuole e la costruzione di infrastrutture – quattro anni dopo il devastante terremoto.

In Asia, il servizio di soccorso internazionale dell’Ordine di Malta, Malteser International, continua ad essere attivo in Pakistan, India, Myanmar, Thailandia, Cambogia e Vietnam. Sono aree fortemente soggette a calamità naturali, e molta attenzione viene posta nella prevenzione delle catastrofi. I progetti spaziano dallo sviluppo di sistemi di allarme, alla riforestazione delle mangrovie lungo le coste, alla costruzione di stazioni di acqua potabile che galleggiano sull’acqua in caso di alluvioni. Un impegno importante è la formazione della popolazione locale per affrontare cataclismi, con particolare attenzione alle esigenze dei disabili, che sono inevitabilmente le prime vittime quando si verifica un disastro inaspettato.

Nel mese di novembre, il Sovrano Ordine di Malta ha aperto una seconda sede della propria Agenzia di soccorso internazionale, il Malteser International, a Miami in Florida, per migliorare la propria capacità di risposta e l’efficacia dei suoi interventi in caso di catastrofi naturali nel continente americano. Le comunità bisognose verranno servite attraverso l’incremento di specifici programmi di sviluppo in stretta collaborazione con le nostre missioni diplomatiche e le Associazioni Nazionali presenti in quasi tutti i paesi americani.

I nostri sforzi si estendono anche alle comunità emarginate, il popolo Rom in particolare: la minoranza più numerosa in Europa, con circa 12 milioni di persone.

Mentre i progetti in favore del popolo Rom non costituiscono una nuova iniziativa per l’Ordine – già impegnato in numerose attività nei settori degli alloggi e dell’istruzione in diversi paesi europei tra cui l’Ungheria, la Romania e l’Albania – lo scorso anno l’Ordine ha nominato un Ambasciatore at Large per i Rom. L’Ambasciatore coordina le attività di cooperazione con le organizzazioni internazionali nel quadro delle “Linee guida del Consiglio Europeo per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020″, che si concentra su istruzione, occupazione, sanità e alloggio.

****

Il Sovrano Ordine di Malta non è solo impegnato nel prestare sostegno alle popolazioni in difficoltà, ma ha sempre posto particolare attenzione alla conservazione del patrimonio religioso per proteggere la dignità umana attraverso il rispetto dell’identità di un popolo.

Il 7 novembre scorso, sono stato invitato a parlare alla Conferenza Generale dell’UNESCO a Parigi, dove ho illustrato le attività principali dell’Ordine in questo ambito; attività che rappresentano una delle priorità dell’Ordine di Malta in collaborazione con la Commissione Europea e l’UNESCO, come dimostrano una serie di iniziative significative intraprese congiuntamente in tempi recenti a Parigi, Bruxelles e a Cipro.

Come ho ricordato in questa occasione, la tutela del patrimonio religioso dovrebbe essere vista come un elemento vitale nel promuovere la stabilità sociale, nel costruire la pace e nell’emergere da situazioni di crisi, nonché una garanzia per lo sviluppo sociale, ambientale e di quello economico-sostenibile. Le “Linee guida sulla promozione e la protezione della libertà di religione o di credo”, approvate dal Consiglio dell’Unione europea lo scorso 24 giugno, con riferimento alle norme internazionali, è un esempio incoraggiante e un grande passo in avanti per favorire la diversità, il rispetto e la tolleranza tra persone con credi diversi e per il riconoscimento dell’universalità dei diritti umani.

****

Eccellenze,

Vorrei concludere affermando che ci rendiamo conto, come molti altri certamente, che la questione dell’identità è sempre più al centro di grandi scontri, che sperimentiamo in molti dei settori in cui operiamo, non importa se il paese sia ricco o povero. Questo problema riemerge come risultato del crollo delle grandi ideologie di massa che hanno segnato la vita internazionale nel XX secolo. La maggior parte delle persone sono alla ricerca di riferimenti culturali, identità territoriale, punti di riferimento religiosi, valori spirituali, del buon governo delle istituzioni nazionali e internazionali. Allo stesso tempo, la globalizzazione ha i suoi limiti, assistiamo ad un ritorno degli Stati. Ci sono prove di una nuova geopolitica nelle regioni di tutto il mondo, mentre i conflitti interstatali e interregionali hanno sostituito le vecchie divisioni politiche ed economiche est-ovest e nord-sud.

Ma il ritorno degli Stati richiede anche un ritorno dei diplomatici, perché la diplomazia è lo strumento preferito degli Stati. La diplomazia di oggi si esprime in vari modi: oltre alla diplomazia tradizionale, vi è una diplomazia culturale, una diplomazia economica, e anche una diplomazia umanitaria. E c’è naturalmente la diplomazia della Santa Sede, la più antica e la più ricercata.

L’Ordine di Malta continuerà a giocare il suo ruolo, in virtù della sua natura indipendente, apolitica e neutrale, costruendo ponti di dialogo e conducendo missioni di facilitazione e mediazione che metterà a disposizione della comunità internazionale e in particolare di tutti gli Stati con cui intrattiene relazioni diplomatiche. A tale proposito vorrei ricordare il felice evento dell’apertura dei rapporti diplomatici tra l’Honduras e San Marino nel Palazzo Magistrale lo scorso dicembre.

Il mondo di oggi e – vorrei aggiungere il Sovrano Ordine di Malta – ha bisogno di diplomatici come voi, cari amici.

Cari Ambasciatori e altri illustri membri del Corpo Diplomatico, permettetemi di ringraziarVi per il Vostro costante sostegno e la Vostra collaborazione nello svolgimento della vostra alta missione. Porgo i miei più sinceri auguri per il Paese che ciascuno di Voi rappresenta, a Voi, ai Vostri collaboratori e alle Vostre famiglie per un sereno e fruttuoso 2014.