Sovrano Militare Ordine
Ospedaliero di San Giovanni di
Gerusalemme di Rodi e di Malta

Udienza del Gran Maestro con il Corpo Diplomatico accreditato presso l’Ordine di Malta

Roma 9 gennaio 2024 – Il ruolo e la rilevanza del Sovrano Militare Ordine di Malta nel mondo, tanto nella veste di artefice di molteplici attività medico-umanitarie così come attore diplomatico in un vasto contesto internazionale, sono stati il fulcro del discorso di inizio anno rivolto stamane al Corpo Diplomatico accreditato presso il Sovrano Militare Ordine di Malta dal Gran Maestro Fra’ John Dunlap, il primo dalla sua elezione al vertice dell’Ordine lo scorso maggio.

Nel rivolgersi alla numerosa platea, il Gran Maestro ha proposto come chiave di lettura “il significativo processo di rinnovamento intrapreso dall’Ordine nell’ultimo anno”, che ha portato a “un governo aperto alle riforme” e ad una “chiara e dinamica accelerazione nell’attività internazionale dell’Ordine”. Di qui anche l’obiettivo perseguito dal nuovo governo di allacciare rapporti diplomatici con altri Paesi e organizzazioni regionali, per rispondere in modo sempre più efficace alle crisi umanitarie. Un’azione diplomatica che richiede però determinate condizioni, ha tenuto a specificare il Gran Maestro, ricordando che l’Ordine di Malta “crede in un ordine internazionale basato sui principi della fraternità umana e della solidarietà (…), poiché soltanto un sistema internazionale basato su principi, regole e meccanismi di mutua cooperazione, mediazione e risoluzione pacifica dei conflitti può garantire il godimento dei diritti umani e una vita dignitosa”.

Nel ricordare come, purtroppo, le zone di crisi e di conflitto siano in aumento, a cominciare da Ucraina e Terra Santa, Fra’ John Dunlap ha richiamato le parole del Pontefice che aveva evocato il concetto di “Terza Guerra Mondiale a pezzi”. Attraverso la diplomazia, ha detto il Gran Maestro, l’Ordine di Malta “ha costantemente sollecitato il rispetto del diritto internazionale, del diritto internazionale umanitario e delle disposizioni della Carta delle Nazioni Unite”. Per raggiungere questo obiettivo, l’Ordine incoraggia con forza una “diplomazia religiosa” nei contesti internazionali, poiché “le religioni sono una potente fonte di ispirazione e motivazione per molti individui e gruppi in tutto il mondo”.

Nel discorso al Corpo Diplomatico è stata inoltre illustrata l’attività diplomatica e istituzionale che ha caratterizzato lo scorso anno: dalla visita al Santo Padre in Vaticano nel mese di maggio, a quella sull’Isola di Malta (sede dell’Ordine per quasi 300 anni), fino alla visita ufficiale a novembre presso la Repubblica Italiana. Dalle numerose visite ricevute al Palazzo e alla Villa Magistrale, fra le quali quella dei primi ministri libanese ed ucraino, fino alle tante cerimonie di presentazioni di Lettere Credenziali. Non ultima la partecipazione alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, alla quale l’Ordine di Malta ha organizzato un evento specifico su religione e diplomazia. Infine, l’organizzazione di incontri con Paesi amici con l’obiettivo di illustrare la missione e le attività diplomatiche ed umanitarie dell’Ordine di Malta.

Come da tradizione, l’Udienza è stata aperta dal decano del Corpo Diplomatico accreditato presso il Sovrano Militare Ordine di Malta, l’Ambasciatore del Camerun Antoine Zanga, che ha rivolto un caloroso saluto al Gran Maestro e al Sovrano Consiglio a nome di tutti gli ambasciatori.