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Sumatra: Malteser International al lavoro per soccorrere I superstiti

Sumatra: Malteser International al lavoro per soccorrere I superstiti
02/10/2009

Partiti contemporaneamente i primi soccorsi dopo il tifone in Vietnam

Il Malteser International è intervenuto con i primi aiuti d’emergenza per i superstiti del disastroso terremoto di magnitudo 7.9 della scala Richter che due giorni fa ha colpito l’isola di Sumatra. Le Nazioni Unite hanno ipotizzato un bilancio di 1.100 vittime, anche se quello ufficiale è fermo a 777. Decine di migliaia sono i feriti ed i senzatetto.

Un esperto del Corpo di soccorso internazionale dell’Ordine di Malta è partito per Padang – dove si calcola che un quarto degli edifici è crollato e quasi la totalità ha subito lesioni – per valutare i bisogni più urgenti e organizzare i soccorsi: i sopravvissuti hanno bisogno di cibo, acqua potabile e assistenza medica.

Nella stessa città sta arrivando una squadra composta da un medico, un infermiere, un fisioterapista e un esperto di logistica, tutti membri di un’organizzazione partner del Malteser, che distribuirà agli sfollati coperte, teloni, kit per l’igiene personale, medicinali e fornirà i primi trattamenti medici.

Il Corpo di emergenza internazionale dell’Ordine è presente in Indonesia fin dai soccorsi forniti dopo lo tsunami del 2004 ed è intervenuto in seguito al terremoto a Java nel 2006.

Soccorsi per il Vietnam

Il Malteser International sta fornendo i primi aiuti alle vittime delle inondazioni provocate dal tifone Ketsana nel Vietnam centrale che ha provocato secondo le prime stime 101 morti e 170mila senzatetto.

La squadra del Corpo internazionale di soccorso dell’Ordine di Malta, presente nella regione fin dal 1996, si sta preparando a distribuire riso, petrolio, zanzariere, kit per l’igiene e lamiera ondulata per far fronte alle prime necessità: intere famiglie hanno perso la casa, beni, colture, animali da allevamento. Anche i sistemi di comunicazione e le infrastrutture idriche sono state danneggiate.

Il tifone Ketsana si è abbattuto prima sulle Filippine (277 i morti), poi ha colpito la Cambogia (11 le vittime), il Laos e il Vietnam, mettendo in ginocchio intere aree del Sud-est asiatico. Il bilancio è di quasi 400 morti, ma il numero sembra destinato a salire.