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Terremoto in Croazia, l’Ordine di Malta invia aiuti e raccoglie fondi

Terremoto in Croazia, l’Ordine di Malta invia aiuti e raccoglie fondi
08/01/2021

La violenta scossa di terremoto magnitudo 6.4 del 29 dicembre scorso che ha colpito la città croata di Petrinja, a sud est della capitale Zagabria, è stata seguita da uno sciame sismico culminato, mercoledì sera, in un’altra violenta scossa di assestamento magnitudo 4. Molti degli edifici già danneggiati sono andati definitivamente distrutti. lI sindaco di Petrinja ha disposto l’evacuazione di gran parte dei 25mila residenti, poiché nessun edificio al momento può essere considerato agibile.

Migliaia di famiglie sono state costrette a cercare rifugio in scuole, caserme, garage, cantine, auto e tende. Il freddo in questa regione è molto intenso e “a Petrinja l’inverno probabilmente continuerà almeno fino a marzo. È quindi imperativo che le persone ricevano un aiuto immediato”, ha spiegato Clemens Mirbach-Harff, segretario generale del Malteser International, che ha subito risposto all’emergenza con 20.000 euro di aiuti.

Con le associazioni tedesche e austriache dell’Ordine di Malta, la Caritas in Croazia e altri partner locali, l’Agenzia di soccorso internazionale dell’Ordine di Malta sta provvedendo a fornire un riparo alle persone colpite dal sisma. “Insieme ai nostri partner, forniremo alloggi a prova di inverno, in particolare casette di legno e container, che possono essere installati in tempi molto brevi”, afferma Mirbach-Harff.

La pandemia di coronavirus in corso rende gli aiuti più difficili. I terremoti hanno causato ingenti danni alle infrastrutture, comprese quelle sanitarie. Due ospedali sono stati evacuati nonostante fossero a pieno regime a causa della pandemia. Il terremoto ora sta mettendo a dura prova un sistema sanitario già sovraccarico.

Il bilancio del sisma del 29 dicembre in Croazia è di 7 morti e diverse decine di feriti. Secondo i dati diffusi dalle autorità croate sono oltre 20mila gli edifici danneggiati.
Finora più di 216.000 persone sono state infettate dal Covid-19 e più di 4.000 sono morte a causa del virus.