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Vulcano Merapi: il Malteser International pronto ad intervenire

Vulcano Merapi: il Malteser International pronto ad intervenire
14/06/2006

Prosegue nel frattempo l’aiuto alle vittime del terremoto.

“Se avrà luogo una nuova e più forte eruzione, noi siamo pronti”, ha affermato da Java Volker Stapke, coordinatore del Malteser International. “Nel caso di eruzione, il nostro team medico ha il compito di prestare i primi soccorsi in un punto di evacuazione già concordato con il governo”.

L’anello di fuoco

Quale parte del piano di emergenza regionale predisposto dal governo, un team medico del Malteser International è pronto a fornire assistenza medica di emergenza agli eventuali feriti. Durante l’eruzione del 9 giugno sono state 15.000 le persone che sono fuggite dai vicini villaggi. Fortunatamente il magma e le nuvole di gas non hanno raggiunto gli insediamenti ai margini del vulcano. Le autorità hanno attribuito il codice rosso a tutta l’area intorno al Merapi, uno dei vulcani più pericolosi del cosiddetto “anello di fuoco“ del pacifico. Numerosi i villaggi che si trovano all’interno della zona di pericolo nell’arco di sette chilometri dalla bocca del vulcano.

Nel 1930 il Merapi ha causato la morte di 1300 persone. Durante l’ultima eruzione nel 1994 la maggior parte dei 70 morti sono stati provocati da cenere incandescente e da altro materiale lavico lanciati dal vulcano dopo il crollo della sua bocca di fuoco.

Due settimane fa il terremoto di Bantul

Dal terremoto del 27 maggio scorso il Malteser International presta la sua opera a Yogyakarta e Bantul, 50 chilometri a sud di Monte Merapi. A Bantul, che ha subito gravi danni, quattro medici e sei infermieri assistono i feriti – alcuni dei quali molto gravi – in un ospedale di emergenza attrezzato dal Malteser International. Dotato di 25 letti, l’ospedale è stato evacuato durante l’ultima eruzione.

Prosegue intanto anche l’assistenza del Malteser International agli ospedali locali e ai centri medici, che dopo due settimane dal terremoto sono tutti ancora molto affollati. I chirurghi del Malteser International effettuano complicate operazioni nell’ospedale di Bantul. Dal centro di soccorso di Jetis lo staff del Malteser grazie alla clinica mobile forniscono assistenza medica ai feriti lievi delle zone limitrofe.

Il dato ufficiale dei morti provocati dal terremoto dello scorso maggio è fermo a 5.782. A due settimane dal terremoto sono indispensabili progetti di riabilitazione. Il soccorso medico di emergenza non è più necessario, mentre gli ospedali locali sono ancora sovraffollati, con pazienti che devono aspettare anche quattro giorni prima di essere visitati.

Le autorità locali hanno affidato al Malteser International il coordinamento delle attività mediche a Piyungan che, con 10.000 abitanti, costituisce circa un quinto del distretto di Bantul. Il governo ha inoltre disposto che l’ingresso nel paese da parte dei membri dello staff del Malteser International possa avvenire senza il visto doganale.

Grande aiuto dalle donazioni

Il Malteser International ha espresso il proprio sincero ringraziamento per l’aiuto ricevuto dall’Ordine di Malta. Molto importante è stata la rapidità e l’efficacia del coordinamento assicurato dall’Associazione di Singapore e dall’Associazione delle Filippine, che ha consentito rapidamente di inviare personale medico nella regione. Di rilievo anche il sostegno finanziario assicurato dalle Associazioni Nazionali dell’Ordine e da diverse società private.