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Il Gran Cancelliere incontra la Presidente del Parlamento della Repubblica di Lituania

Il Gran Cancelliere incontra la Presidente del Parlamento della Repubblica di Lituania
13/11/2023

La Presidente del Parlamento della Repubblica di Lituania Viktorija Čmilytė-Nilsen è stata ricevuta oggi al Palazzo Magistrale dal Gran Cancelliere del Sovrano Ordine di Malta, Riccardo Paternò di Montecupo. Nel corso dell’incontro sono stati ribaditi i forti legami che uniscono da oltre trent’anni la Lituania e l’Ordine di Malta. Un’amicizia suggellata da relazioni diplomatiche stabilite nel luglio 1992 e dalle molteplici attività in ambito sociale ed umanitario a sostegno dei più bisognosi gestite dall’Organizzazione di soccorso dell’Ordine in Lituania, nonché dai numerosi scambi di visite tra alti rappresentanti della Lituania e dell’Ordine di Malta.

La Presidente del Parlamento della Repubblica di Lituania ha sottolineato l’importante impegno dell’Ordine di Malta “a molti livelli e in molte località del Paese” ricordando poi l’iniziativa “Maltesers’ Soup” per raccogliere fondi a sostegno degli anziani e dei più bisognosi. La campagna si svolge ogni anno nel periodo prenatalizio, e – ha ricordato la stessa Presidente – verrà organizzata quest’anno per la prima volta nel Seimas, il Parlamento nazionale lituano.

Durante l’incontro è stato inoltre espresso apprezzamento per l’impegno umanitario dell’Ordine di Malta in Ucraina in particolar modo in riferimento alle attività di assistenza a favore di bambini e minori.

Il Gran Cancelliere ha espresso grande soddisfazione per il costante supporto fornito dalle autorità lituane alle attività dell’Ordine di Malta ed entrambe le parti hanno auspicato un’ulteriore rafforzamento della collaborazione in ambito sanitario e sociale.

L’Organizzazione di soccorso dell’Ordine di Malta in Lituania venne stabilito nel 1991; attualmente conta oltre 2mila volontari e svolge attività di assistenza agli anziani, disabili e bambini bisognosi in 44 città del Paese. L’Organizzazione fornisce sostegno anche ai rifugiati provenienti dall’Ucraina, dall’Afghanistan, dall’Iraq e dalla vicina Bielorussia.