Sovrano Militare Ordine
Ospedaliero di San Giovanni di
Gerusalemme di Rodi e di Malta

News

Terremoto in Emilia. Dopo quattro mesi l’Ordine chiude la tendopoli di Bomporto

Terremoto in Emilia. Dopo quattro mesi l’Ordine chiude la tendopoli di Bomporto
04/10/2012

Oltre 700 i volontari impegnati per assistere la popolazione.

Si è svolta domenica 23 settembre a Bomporto la cerimonia di chiusura del Campo per i terremotati che il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (CISOM), in collaborazione con il Corpo Militare dell’Associazione Italiana, ha ininterrottamente gestito a partire dal 25 maggio scorso.

Le due forti scosse di terremoto che il 20 e il 29 maggio 2012 hanno colpito la regione dell’Emilia hanno provocato 27 morti, centinaia di feriti e lasciato oltre 15.000 senzatetto.

La popolazione di Bomporto, alla presenza del Sindaco Alberto Borghi, del Sottosegretario di Stato Maria Cecilia Guerra, dell’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo, hanno voluto ringraziare l’Ordine di Malta ed i suoi oltre 700 volontari che si sono avvicendati nel corso di questi quattro mesi nella gestione del campo.

Particolarmente commovente è il discorso di Abdellah El Hajouli, Imam della moschea di Modena, che ha espresso parole di sentito ringraziamento ed apprezzamento per il lavoro svolto. “Grazie alla vostra presenza – ha detto l’Imam – avete fatto rifiorire Bomporto, fatto nascere una nuova vita, una nuova speranza, fatto rialzare in piedi l’intera comunità per incominciare a ricostruire e ad andare avanti”.

Il Cardinale Paolo Sardi, Patrono dell’Ordine di Malta ha celebrato la Santa Messa nel Campo per la popolazione della cittadina emiliana. Dopo i discorsi dei vertici del Corpo Italiano di Soccorso e del Corpo Militare dell’Associazione Italiana dell’Ordine di Malta, si è svolta la tradizionale, toccante cerimonia dell’ammaina bandiera.

La chiusura definitiva del campo è prevista in maniera progressiva nei prossimi giorni. Le poche famiglie che sono ancora ospitate nelle tende, le cui case sono ancora inagibili, verranno sistemate in abitazioni temporanee dove trascorreranno il prossimo inverno.