Sovrano Militare Ordine
Ospedaliero di San Giovanni di
Gerusalemme di Rodi e di Malta

Al via a Vienna la 31ma Conferenza Internazionale degli Ospedalieri con il discorso della Regina di Svezia

Roma-Vienna, 4 aprile 2025- Dalla crescente sfida delle malattie neurodegenerative alle crisi umanitarie nelle zone di guerra, dai disastri naturali alle migrazioni, la 31ma Conferenza Internazionale degli Ospedalieri del Sovrano Ordine di Malta riunisce a Vienna oltre 120 responsabili di associazioni e organizzazioni di soccorso. I leader si sono riuniti per discutere le questioni più urgenti che affliggono i Paesi ad alto, basso e medio reddito nel mondo.

“La demenza colpisce 55 milioni di persone in tutto il mondo, un numero che continua ad aumentare con il progredire della malattia. Le persone colpite dipendono sempre più dai loro cari e dai caregiver, rendendo l’assistenza per questo tipo di patologia una sfida globale in crescita, in particolare nelle società che invecchiano”, ha osservato la Regina Silvia di Svezia nel suo messaggio, introducendo uno dei temi della conferenza. Istituita nel 1996 dalla sovrana svedese per migliorare la qualità della vita delle persone affette da demenza, delle loro famiglie e per far progredire la ricerca, la Fondazione Silviahemmet collabora con l’Ordine di Malta in Germania: più di 80 dipendenti delle unità sanitarie e assistenziali dell’Ordine in tutto il Paese sono stati formati nelle strutture Silviahemmet per istruire ulteriormente alla cura delle demenze. “Come membri dell’Ordine di Malta, avete l’opportunità unica di fare la differenza per le persone affette da demenza e le loro famiglie in tutto il mondo”, ha concluso la Regina Silvia.

“Da tempo il nostro Ordine è un punto di riferimento del servizio umanitario, e siamo riconosciuti in tutto il mondo per il nostro impegno nell’assistere i malati e i poveri con attenzione, compassione e giustizia” ha detto il Gran Maestro, Fra’ John Dunlap, rivolgendosi ai partecipanti alla conferenza. “Il nostro mondo si trova ad affrontare crisi continue, e allo stesso tempo si confronta con la possibilità di una rottura dell’unico ordine mondiale che la maggior parte di noi ha conosciuto. Riuniti dalle benedizioni e dalla grazia che ci vengono offerte come ordine religioso, raccogliamo la forza per affrontare problemi apparentemente ingestibili, facendo affidamento non solo gli uni sugli altri, ma anche sulla nostra fede cattolica”.

L’incontro intende anche fare il punto sugli scenari di emergenza e di conflitto in cui l’Ordine di Malta è presente, con oltre 100.000 volontari e più di 50.000 dipendenti in tutto il mondo. In particolare, l’Ordine di Malta, attraverso la sua agenzia di soccorso internazionale Malteser International, interviene attivamente per fornire assistenza medica, ed è al lavoro per la prossima apertura di un Centro sanitario di base a Gaza in collaborazione con il Patriarcato Latino di Gerusalemme.

L’Ordine opera anche in regioni colpite da calamità, come accaduto di recente in Myanmar, dove il team di Malteser International sul campo sta valutando l’entità dei danni causati dal terremoto nei campi profughi in Thailandia, dove già presta assistenza.

“Il nostro obiettivo comune rimane quello di aiutare e sostenere i più vulnerabili tra i nostri fratelli. Attraverso i nostri sforzi collettivi, possiamo illuminare nuovi percorsi di speranza, solidarietà e resilienza. Continuiamo a incarnare i principi della Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum, difendere la fede e servire i poveri”, ha dichiarato il Grande Ospedaliere Joseph D. Blotz.