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Il Presidente della Repubblica di Ungheria ricevuto al Gran Magistero: “Azione Ordine di Malta grande impatto nel nostro Paese”

Roma 13 febbraio 2020 – Si è svolto in un clima di grande cordialità, l’incontro avvenuto oggi tra il Presidente della Repubblica di Ungheria, Janos Áder, e il Gran Cancelliere dell’Ordine di Malta, Albrecht Boeselager. L’incontro, l’ultimo di una serie di scambi ufficiali, avviene nel trentennale del ristabilimento delle relazioni diplomatiche, avvenuto appunto nel 1990. Il colloquio è stato dunque l’occasione per ribadire gli eccellenti rapporti che hanno dato vita negli anni a numerosi progetti congiunti tra l’Ordine di Malta e la Repubblica ungherese nel campo medico-sociale e umanitario, a beneficio di comunità e persone svantaggiate.
È il caso della recente firma di un Memorandum d’Intesa, a Budapest lo scorso ottobre, per sviluppare progetti per la protezione di gruppi e di minoranze etniche e religiose in Medioriente, Africa e in altre regioni di crisi. Memorandum che si aggiunge all’accordo firmato nel 2010 per interventi di assistenza nel campo umanitario.

Durante l’incontro di oggi, il Presidente Janos Áder ha ricordato l’importante ruolo svolto in Ungheria dall’associazione dell’Ordine di Malta – nata nel 1928 – e dal suo corpo di soccorso (MMSz), operativo dal 1989. “Il vostro corpo di soccorso è uno dei migliori di tutto l’Europa dell’est” ha detto il Capo di Stato ungherese. Attualmente MMSZ – di cui la moglie del Presidente Anita Herczegh, presente all’incontro di oggi, è “Ambasciatrice di buona volontà” – è tra i principali corpi di assistenza sociale e sanitaria nel paese, dove è presente con 350 presidi, gestiti da uno staff di 5.000 persone e 15.000 volontari. 142 i gruppi operativi dislocati in tutto il paese.

I principali ambiti di intervento riguardano l’assistenza ai disabili e agli anziani, la distribuzione di pasti ai senzatetto, i progetti per studenti provenienti da famiglie svantaggiate, il sostegno alla comunità Rom e a tutte le minoranze che si trovano in uno stato di vulnerabilità, tra cui anche quel milione di ungheresi che vivono fuori dai confini del paese.

La collaborazione tra l’Ordine di Malta e l’Ungheria si esprime anche con il sostegno a progetti internazionali per prestare assistenza alle popolazioni vittime di conflitti, come quello in Siria. Nel colloquio di oggi sono stati affrontati le principali emergenze umanitarie e il fenomeno delle migrazioni.

Oltre al trentennale delle relazioni diplomatiche, quest’anno si celebrano anche gli 80 anni di Padre Imre Kozma, fondatore del corpo di soccorso ungherese; colui che alla vigilia della caduta del Muro di Berlino organizzò l’assistenza per quasi 50 mila rifugiati provenienti dalla Germania dell’Est.