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I 500 anni dalla prima circumnavigazione del globo

I 500 anni dalla prima circumnavigazione del globo
16/08/2022

Il 6 settembre 1522 la nave Vittoria rientrò nel porto di Sanlúcar de Barrameda in Spagna. Era l’unica superstite della spedizione iniziata oltre tre anni prima, comandata dal portoghese Ferdinando Magellano.

Il Capitano Generale era partito alla ricerca di un nuovo passaggio attraverso Occidente e l’America del Sud per raggiungere le preziose isole delle spezie, le Molucche, nell’attuale Indonesia. Una spedizione lunga e piena di avversità che ha svelato in maniera definitiva la sfericità del globo, la possibilità di circumnavigarlo e fornendo per la prima volta una visione completa del mondo. Di questa impresa è rimasta notizia grazie al suo storiografo il nobile vicentino e cavaliere di Rodi Antonio Pigafetta, che si unì alla spedizione in forza ad una lettera di Carlo I re di Castiglia e di Aragona. Quello stesso Carlo che nel 1530 concesse l’isola di Malta all’Ordine degli Ospedalieri.

La spedizione di Ferdinando Magellano è stata un’impresa che rappresentò una svolta epocale per la storia delle esplorazioni, per il modo e le forme con cui la cultura europea cominciò a pensare e a conoscere la Terra.

Magellano salpa con una flotta spagnola di 5 navi e 265 uomini alla ricerca del passaggio che permettesse alla Spagna di raggiungere le ‘isole delle spezie’, evitando di attraversare i possedimenti portoghesi, passando dall’Oceano Atlantico al Pacifico. Dopo tre anni, sopravvivendo ad ammutinamenti, malattie e persino alla morte dello stesso Magellano, una caravella riuscì a tornare: la Vittoria. A bordo solo 18 uomini, tra i quali proprio Pigafetta che raccontò l’avventuroso viaggio in un testo ‘Relazione del primo viaggio attorno al mondo’, redatto nel 1522. Un documento importantissimo, scritto in lingua volgare (con accenni in dialetto veneto) che racconta tutto il viaggio, descrivendo contesti naturali, abitanti, usanze, idiomi autoctoni, credenze religiose, prodotti (in particolare le preziose spezie), fauna e flora, luoghi – dalla Patagonia alle Filippine e oltre -, varcando tre oceani. Antonio Pigafetta, cavaliere di Rodi, dedica la sua opera al Gran Maestro dell’Ordine, Philippe de Villiers de L’Isle-Adam.

Il valore leggendario di questa sfortunata, per la drammatica perdita di così tanti uomini, e al contempo fortunata spedizione, perché cambiò definitivamente la conoscenza del mondo, è riconosciuto dalla straordinaria fortuna editoriale della Relazione, che sarà tramandata universalmente dal XVI secolo fino ai nostri giorni. Per la precisione e la fedeltà del racconto e la ricchezza di osservazioni sui paesi visitati, costituisce uno dei più importanti documenti della storia delle esplorazioni.

L’omaggio delle Poste Magistrali
Per celebrare i 500 anni del primo viaggio intorno al mondo, le Poste Magistrali del Sovrano Ordine di Malta hanno emesso quattro francobolli dedicati alla figura di Antonio Pigafetta. Un particolare di una mappa delle Filippine e delle isole Molucche, con al centro la Rosa dei Venti, costituisce lo sfondo comune dei quattro francobolli. È tratta da un’opera del 1800, conservata presso la Biblioteca Magistrale dell’Ordine di Malta a Roma.

Il primo francobollo raffigura la nave Victoria, unica superstite della flotta, immagine tratta dal Thea-trum Orbis Terrarum di Abrahamus Ortelius del 1592. Il secondo riproduce l’herba folio tratta da un Erbario manoscritto della seconda metà del secolo XV. Entrambe le immagini sono tratte da documenti conservati nella Biblioteca civica Bertoliana di Vicenza. Per gli altri due francobolli sono stati scelti ri-spettivamente il busto bronzeo di Antonio Pigafetta, copia di quello presente nel monumento a Campo Marzo a Vicenza e una tavola, con la cartografia delle Isole Molucche, tratta dalla medesima opera nella quale è inserita la mappa di sfondo.

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