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Gerusalemme di Rodi e di Malta

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L’ospedale dell’Ordine di Malta subisce gravi danni a causa degli scontri degli ultimi giorni

L’ospedale dell’Ordine di Malta subisce gravi danni a causa degli scontri degli ultimi giorni
25/10/2001

Nel primo pomeriggio del 24 ottobre, un carro armato israeliano si è fermato all’incrocio di fronte all’Ospedale della Sacra Famiglia di Betlemme, in Palestina, ha puntato il proprio cannone in direzione dell’entrata dell’ospedale e ha fatto fuoco. I proiettili hanno colpito la tettoia dell’ingresso laddove sventolavano la bandiera della Francia e quella della Santa sede. Hanno oltrepassato la porta d’entrata andando a colpire la parete della zona del centralino telefonico, oltrepassando la seconda porta, per poi mancare di un niente gli impiegati ed i pazienti che si trovavano lì in quel momento. Grazie a Dio non vi sono stati feriti.

Durante questo incidente, il nuovo Governatore palestinese ed il Sindaco della città di Betlemme, insieme ad una delegazione, giunti sul posto per ispezionare i danni provocati dagli scontri del giorno precedente, sono rimasti intrappolati – insieme al personale dell’ospedale – per più di un’ora.

La zona intorno all’ospedale è stata, negli ultimi giorni, teatro di violenti scontri tra israeliani e palestinesi. I carri armati israeliani hanno occupato, diverse volte, Via Paolo VI, di fronte all’ospedale e hanno sparato granate negli edifici adiacenti. Il numero delle vittime nella zona di Betlemme è salito a 17 nel corso degli ultimi 5 giorni e si contano numerosi feriti.

Domenica sera, 21 ottobre, un carro armato ha fatto fuoco in un edificio dall’altro lato della strada, di fronte all’ospedale, provocando un incendio che ha distrutto 3 piani. Il carro dei pompieri della difesa civile ci ha messo più di 1 ora per arrivare sul luogo a causa della massiccia presenza di carri armati per le strade di Betlemme. L’incendio minacciava il deposito di ossigeno dell’ospedale situato proprio dietro i muri dall’altra parte della strada. Il Direttore amministrativo dell’Ospedale ha dovuto rivolgere urgenti appelli alle autorità locali ed internazionali, incluso il Consolato Generale francese ed il sindaco di Betlemme, per far sì che i pompieri potessero avvicinarsi alla zona.

Durante la stessa notte, la zona dell’ospedale è stata pesantemente bersagliata dalle granate. Diverse finestre sono state danneggiate. Gli edifici dell’Ospedale hanno tremato più volte durante la notte. Una densa nuvola di polvere ha avvolto tutti i locali creando panico tra i pazienti ed il personale dell’ospedale.

Il 22 Ottobre una granata è esplosa all’interno dell’edificio dove si trova la lavanderia provocando gravi danni. Alcuni shrapnel hanno frantumato le finestre del reparto di neonatologia, quelle dell’infermeria e delle camere dei pazienti. Un’altra granata ha colpito l’edificio che ospita la chiesa. Diversi proiettili e shrapnel sono penetrati in più reparti dell’ospedale. Due granate e molti proiettili hanno centrato la Saint Vincent Guest House provocando numerosi danni all’edificio. Due membri del personale sono caduti a terra ma nessuno è stato gravemente ferito. I locali del reparto di rianimazione sono stati evacuati ed i neonati sono stati spostati nelle loro incubatrici in stanze più sicure.

Il 23 ottobre, i Patriarchi di Gerusalemme accompagnati dal clero, ed i Consoli europei hanno marciato da Gerusalemme a Betlemme in segno di solidarietà e di protesta.

A Betlemme i negozi sono chiusi, ogni attività commerciale è sospesa e le strade della città rimangono deserte quasi tutto il giorno, tranne per la presenza degli attivisti palestinesi e dei carri armati israeliani.

I turni di lavoro del personale dell’ospedale sono stati ripianificati anticipando i turni di notte alle 4.00 del pomeriggio per motivi di sicurezza. I medici reperibili ed un addetto alla manutenzione trascorrono la notte nell’ospedale. Il personale deve essere prelevato e portato in ospedale al termine del turno riaccompagnato a casa. Una grande bandiera dell’Ordine di Malta è stata innalzata sul minibus dell’ospedale, con la speranza che venga rispettata. I pazienti hanno difficoltà a raggiungere l’ospedale e pochi arrivano in ambulanza. Tutto questo ha portato, dall’inizio di quest’anno, ad un calo del numero di parti che ha raggiunto, in media, i 158 al mese, rispetto alla media dei 276 nello stesso periodo dello scorso anno.

Uno studio comparativo dell’attività del mese di settembre 2000 rispetto a settembre 2001, mostra un calo del 42% del numero di registrazioni al reparto ostetricia e ginecologia, ed una diminuzione del 33% presso il reparto neonati. Il numero dei parti assistiti in ospedale ha subito un calo del 43% e quello delle visite ambulatoriali è sceso del 53%.

L’Ospedale della Sacra Famiglia di Betlemme è gestito in veste di attività congiunta dall’intero Ordine di Malta sotto la responsabilità operativa dell’Association des Oeuvres Hospitalières Françaises de l’Ordre de Malte (associazione delle opere ospedaliere francesi dell’Ordine di Malta). Dal 1990, sono più di 25.000 i bambini nati in questo ospedale, il quale è sempre più apprezzato nella zona. Specialisti americani ed europei hanno confermato l’ottimo livello dell’ospedale, pari a quello di una struttura dell’Europa occidentale. A causa della precaria situazione politica protrattasi nel tempo, e delle difficili condizioni economiche nelle quali verte il paese, è aumentata la richiesta dei servizi offerti dall’ospedale. E’ infatti possibile, presso l’ospedale, per le donne incinte della regione, dare alla luce i propri figli in buone condizioni mediche. Il compito principale dell’ospedale è infatti sempre stato, è tuttora e sarà sempre, quello di offrire assistenza medica di alto livello presso il reparto maternità ad ogni donna, indipendentemente dalla sua razza, religione, cultura o condizione sociale.

Alcuni numeri:

L’Ospedale è gestito da personale altamente qualificato composto da 94 membri:

– 8 specialisti e 5 medici interni

– 45 tra infermieri ed infermiere

– 6 membri del personale paramedico

– 5 membri del personale amministrativo

– 25 membri appartenenti ad altro personale di supporto

– 25000 donne hanno partorito senza alcun caso di mortalità dal mese di febbraio 1990

– Unica struttura ad avere un reparto di rianimazione neonati a Betlemme

– Personale altamente qualificato

– Unico ospedale della Palestina riconosciuto dal RCOG di Londra per la formazione di medici

– Più di 3200 parti nel corso del 2000

– Più di 15000 visite ambulatorie ogni anno

Cenni storici

– Nel 1882 le Figlie della Carità hanno comprato un vasto appezzamento a Betlemme sul quale hanno posto la pietra angolare per la costruzione di un ospedale con 80 posti letto.

– Nel 1892, grazie ad un Firmano, il sultano turco diede il permesso alle Sorelle della Carità di costruire e seguire l’ospedale di Betlemme.

– Successivamente, le autorità turche esentarono dalle tasse l’ospedale grazie agli accordi di Mytilene e di Costantinopoli firmati con il governo francese.

– L’Ospedale della Sacra Famiglia fu inaugurato nel 1895 e divenne subito un importante ospedale generale che forniva servizi di assistenza al parto, di chirurgia e servizi medici alla popolazione di Betlemme. Rimase di vitale importanza per la città di Betlemme per quasi 100 anni.

– Nel 1985, l’ospedale fu costretto a chiudere a casa della situazione politica e sociale dovuta al conflitto arabo-israeliano.

– Lo stesso anno, in risposta alla crisi, l’Ordine di Malta decise di riaprire un’ala dell’ospedale e di adibirla a reparto maternità con 28 posti letto. L’Ordine fu sostenuto dall’Unione Europea per rinnovare ed attrezzare l’ospedale in modo tale da renderlo una struttura moderna ed efficiente.

– Il 26 febbraio 1990, nel nuovo reparto, è nato il primo bambino.

– Nel 1997, a causa dell’espansione delle attività, è stato aggiunto un nuovo edificio con altre due sale parto, una seconda sala operatoria, 9 posti letto ed un reparto neonatale. L’Unione Europea, sensibile alle problematiche dell’ospedale, è nuovamente intervenuta per aiutare fornendo le attrezzature necessarie.

– Ad aprile del 2001, l’ospedale ha ricevuto una clinica mobile attrezzata, donata benevolmente dalla O’Neil Foundation. Questa clinica permetterebbe all’Ospedale di fornire cure mediche e sociali alle popolazioni che vivono presso le comunità sulle lontane colline della regione dove mancano i servizi di base quali l’acqua corrente, la luce, le cliniche pubbliche, ecc. Sfortunatamente l’ospedale non è stato ancora in grado di usare il mezzo a causa della difficile situazione

– A causa dell’aumento del lavoro, un ambulatorio più grande è stato aperto nel mese di luglio 2001 presso un’altra ala del vecchio ospedale.