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Pakistan, medici al lavoro per le famiglie di rifugiati

Pakistan, medici al lavoro per le famiglie di rifugiati
21/08/2009

Il Malteser International manda tre squadre a Swat, nel nord-ovest del Paese

Tre squadre di medici del Malteser International stanno fornendo assistenza sanitaria ai rifugiati interni che in questo periodo stanno tornando nei loro villaggi nella regione di Swat, nel Pakistan nord-occidentale. Lo stress psicologico ed il caldo torrido, insieme a infezioni intestinali, peggiorano la loro situazione. “Non c’è attualmente adeguata assistenza medica per loro” spiega il dottor Jürgen Clemens, coordinatore per il Pakistan del Malteser International. “Le autorità locali” aggiunge “fanno presente che molti centri medici sono danneggiati o completamente distrutti e hanno urgente bisogno di personale medico qualificato”.

Ogni squadra del Malteser International è composta da un medico, un’ostetrica, un’infermiera e un assistente sociale. L’aiuto medico è diretto in primo luogo a neonati, bambini sotto i cinque anni e donne in gravidanza o in allattamento. “I nostri team rafforzano periodicamente i servizi medici nei centri sanitari locali. E su richiesta offrono visite supplementari in luoghi pubblici facilmente raggiungibili, come le scuole” dice Clemens.

Con il sostegno finanziario del Ministero degli Esteri tedesco, il Malteser International ha distribuito 4mila kit igienici agli sfollati delle regioni di Mardan e Swat. Durante i mesi di giugno e luglio due ambulatori mobili del Malteser International hanno fornito cure mediche a Mardan, dove due milioni di persone sono state costrette nei mesi scorsi a lasciare le loro case a causa dei combattimenti fra i Talebani e le truppe governative.

Il Malteser International continuerà almeno fino alla fine dell’anno a fornire assistenza medica di base ai rimpatriati che stanno rientrando nella provincia al confine nord-ovest del Pakistan.